elogio del nulla... o quasi



Qualche tempo fa mi sono imbattuto in uno shooting di moda per le vie di Taormina e immediatamente ho iniziato ad osservare la quantità abnorme di attrezzatura che il fotografo e i suoi assistenti andavano spostando per le vie della piccola città...
Mi sono posto una domanda allora e me la pongo sempre di più adesso... ma è veramente necessario portarsi dietro tutta quella roba?

I più tecnologici di chi legge dirà " ma certo se no come fai, hai bisogno di flash, un portatile almeno due macchine fotografiche bla bla blablablablabla..."
No, c'è qualcosa che non quadra...
Le fotografie si fanno con le idee, con gli occhi, con il cuore come diceva Cartier Bresson, non con l'ultimo modello di portatile...

non fraintendetemi io sono il primo ad usare la tecnologia... ecco ad usare... non a farmi usare...

Però grazie a tutti i gadget elettronici oggi siamo pieni di "Photographer" termine anglosassone per indicare che non siamo dei semplici utilizzatori di macchine fotografiche da 4000 euro ma che dietro quella macchina c'è un percorso artistico, concettuale, introspettivo, emotivo...
E quindi questa enorme truppa si muove da un BRAND DAY ad un altro con la disinvoltura di un consumato professionista del settore, loro non fanno foto di matrimoni, loro sono artisti, loro non cercano solo il cm quadrato scoperto della modella più o meno tale, nooooo
loro sono concettualmente alla ricerca dell'immagine perfetta che riesca a conciliare almeno 6 che dico 6 almeno... 10 flash diversi per ottenere quell'incarnato con il bilanciamento del bianco... come fosse antani (grande Ugo Tognazzi)...

Poi ovviamente bisogna post produrre e quindi vai di Photoshop perché serve anche a correggere eventuali piccoli errori (che so una sovraesposizione di 3 stop o una sotto di 2 fatta perché cosa sono i tempi e diaframmi... nulla tanto vai di program perché poi aggiusti il tutto dopo... non solo, visto che la modella ha centomila brufoletti data la giovane età e l'uso costante di un trucco pesante e assolutamente incongruo, poi bisogna levigare la pelle e quindi rendi plasticoso tutto quello che ti capita a tiro con effetti a dir poco imbarazzanti...

Ma visto che il quadro prospettato è questo... cosa si fa... si ritorna indietro.... macchina fotografica, una pellicola B&W e un po' di voglia di raccontare la realtà, quella vera, certo forse per questi signori vien meno il lato voyeristico e un po' onanistico della fotografia, ma tanto loro sono Photographer mica creatori di sogni come un certo Avedon...

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